Trento, 24 gennaio 2011
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Massimo Colaci, prima stagione a Trento (foto Trabalza) |
Lunedì di assoluto riposo per l’Itas Diatec Trentino all’indomani della Finale di Coppa Italia 2011 persa a Verona contro Cuneo in tre set. Una giornata libera utilissima per ricaricare le pile sia dal punto di vista fisico sia da quello mentale in vista dei due impegni ufficiali che attendono i gialloblu in questa nuova settimana: giovedì 27 il match interno con San Giustino (PalaTrento, ore 20.30), domenica 30 la trasferta a Monza (PalaIper, ore 18). La squadra di Radostin Stoytchev tornerà quindi al lavoro solo domattina, per le prime due delle tre sedute programmate per il martedì.
Nonostante la sconfitta con la Bre Banca Lannutti Cuneo, il weekend scaligero in chiaroscuro dei bi-Campioni del Mondo e d’Europa porta comunque in dote alcuni segnali positivi. Fra i principali quelli riferiti alle buone prove offerte dal libero Massimo Colaci. Sabato pomeriggio contro Treviso, complice la defezione di Bari, il venticinquenne pugliese si è ben disimpegnato anche in ricezione in una partita dalla grande posta in palio. “La Final Four di Coppa Italia era un banco di prova importante per me, perché si trattava della mia prima fase finale in una manifestazione italiana di un certo livello e tutto sommato sono soddisfatto di come ho saputo esprimermi – spiega Max - . Forse contro la Sisley avrei potuto fare qualcosa di più in difesa ma il fatto di essere stato costantemente in campo anche nella fase di cambiopalla mi ha forse un po’ condizionato perché non avevo addosso il ritmo per giocare continuamente a questi livelli pur avendo recentemente disputato già a Friedrichshafen una partita di questo tipo. Nonostante le buone indicazioni personali non posso comunque essere felice, perché questo è uno sport di squadra e il nuovo ko con Cuneo è stato sicuramente pesante da digerire”.
“La Bre Banca Lannutti ha giocato sicuramente meglio di noi la Finale – continua Colaci – e per tale motivo ha meritato di portarsi a casa il trofeo. Non sono molto d’accordo con chi dice che incappiamo in un blocco psicologico quando giochiamo contro di loro; credo che le nostre difficoltà ad esprimerci non siano affatto legate alla componente mentale bensì a quella tecnico-tattica. Anche ieri sera, come già accaduto a Torino in finale di Supercoppa Italiana, abbiamo faticato in tutti i fondamentali, a partire dalla ricezione sulla loro ottima battuta e per continua in maniera consequenziale con la costruzione del nostro cambiopalla. La loro è stata un’ottima fase di break point, anche perché il muro e la difesa hanno lavorato benissimo. Oltretutto Cuneo ha sbagliato pochissimo in tutto l’arco della gara facendoci sempre sudare il punto”.
“Come venire a capo di una situazione di questo tipo? Resettare tutto sarebbe un errore a mio avviso – conclude il numero 13 della Trentino Volley - ; non tutto quello che abbiamo fatto sino ad ora è da buttare, anzi. A Verona abbiamo fatto intravedere anche cose positive ed è da lì che bisogna ripartire perché aver vinto il Mondiale per Club e quattordici partite di fila in Serie A1 Sustenium significa comunque molto. Dobbiamo lavorare tanto sui nostri errori in palestra e il fatto di non aver più da pensare alla Champions League fino alla fine di marzo ci potrà darci una grande mano. Già giovedì contro San Giustino sarà importante tornare a dare confidenza alla vittoria ma soprattutto giocare bene; la RPA-LuigiBacchi è una squadra contro cui avevamo faticato ad imporci anche nel match d’andata quindi non sarà una partita così scontata come si potrebbe presupporre guardando la classifica. Ricominciamo da lì, con un bel successo”.
Trentino Volley S.p.A.
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Francesco Segala
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